Nasce BottegaNove, azienda specializzata nella produzione manifatturiera di una delle grandi eccellenze italiane: il mosaico di ceramica e di porcellana. A fondarla a Nove, patria dal 1700 della manifattura della ceramica, è Christian Pecoraro, giovano imprenditore cresciuto tra ceramiche, stampi in gesso e forni.
BottegaNove ha la missione di sperimentare nuove lavorazioni per cercare un’alternativa alla standardizzazione delle forme e alla mancanza di personalità dei manufatti industriali.
Il Salone del Mobile di Milano 2016 diventa l’occasione per presentare la collaborazione con Cristina Celestino.
Art director dell’azienda e designer delle collezioni PLUMAGE e ROSE, l’architetto ha saputo razionalizzare tecniche, saperi e colori di una tradizione storica in una collezione di grande attualità stilistica e cromatica.
Contemporaneamente ha trasformato la tessera e la sua materia in un nuovo modo di pensare e di vivere il concetto stesso di rivestimento facendo entrare il sapore della natura nello scenario domestico e trasformando le superfici in texture tridimensionali.
Per la Milan Design Week, BottegaNove ha partecipato alla collettiva Ladies & Gentlemen, presentando le collezioni nuove e quelle legate alla tradizione del mosaico, riviste nelle proporzioni e nelle cromie.
Cristina Celestino ha pensato e progettato il racconto installativo.
PLUMAGE by CRISTINA CELESTINO
Nata da uno scenario fortemente evocativo, la collezione si ispira al piumaggio degli uccelli e conduce un gioco sottile tra visione contemporanea e lavorazioni tradizionali.
L’indagine sul piumaggio in natura si trasforma in tessere che si sovrappongono in moduli, forme e decoro. In questo modo la parete rivestita viene percepita come un insieme unico composto da singole piume.
Due tipologie di tessere, realizzate a partire da altrettante forme di piume, declinano la collezione che puó essere realizzata sia in ceramica decorata a mano che in porcellana di Limoges tinta in pasta.
ROSE by CRISTINA CELESTINO
Un’omaggio alla terra di Nove, sede dell’azienda, e alle donne del distretto che per anni hanno modellato con le loro mani i piccoli fiori che decoravano le ceramiche artistiche.
Alle tradizionali tessere di mosaico vengono applicate delle rose di misure diverse realizzate modellando la terra cruda e poi colorando il fiore per immersione.
CLINKER
Ispirata allo storico laterizio usato, a partire dal secondo dopoguerra, da architetti del calibro di Caccia Dominioni, Gardella, Ponti ha, come caratteristica distintiva, il tipico aspetto vetrificato della superficie.
Clinker è costituita da mattonelle di mosaico esagonali tridimensionali, realizzate in pasta nera, con caratteristiche meccaniche molto elevate e caratterizzate dalla tipica superficie vetrificata.
AEROGRAFO
Prende ispirazione dal lavoro di Angelo Simonetto, direttore artistico della storica manifattura ceramica Galvani che, a partire dagli anni Venti, si era contraddistinta per i decori grafici, le sfumature appena accennate e per le linee di demarcazione nette create utilizzando la tecnica dell’aerografo.
DIAMANTINO
È la tessera a rombo allungato, modellato tridimensionalmente, che subito fa affiorare alla mente i rivestimenti ceramici, ma anche le grafiche di Giò Ponti, e che permette infinite combinazioni cromatiche, avvalorate dalla sfaccettatura del rombo.
MICROMOSAICO
Nasce da una delle più antiche ed elaborate tecniche di produzione di gioielli. L’effetto di micromosaico nelle tessere di mosaico BottegaNove è ottenuto usando una cristallina da rivestimento denominata craquelè, capace di creare delle tensioni superficiali che generano l’effetto a reticolo.
PHOTO COURTESY | BottegaNove
PHOTO CREDIT | Matteo Balsamini; Clausia Zalla
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